Pepperstone è un broker non ancora molto conosciuto ma che vale comunque la pena di essere menzionato. Questo broker si distingue da tutti gli altri fondamentalmente per un aspetto: dare al suo pubblico di riferimento la possibilità di operare in modalità ECN, riducendo le barriere all’ingresso sia in termini di costi che in termini di competenze richieste.
Pepperstone è un broker non ancora molto conosciuto ma che vale comunque la pena di essere menzionato. Questo broker si distingue da tutti gli altri fondamentalmente per un aspetto: dare al suo pubblico di riferimento la possibilità di operare in modalità ECN, riducendo le barriere all’ingresso sia in termini di costi che in termini di competenze richieste.
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Le origini e i punti di forza di Pepperstone
Originariamente Pepperstone nasce come un broker ECN, anche se negli anni ha saputo fiutare i bisogni di un’utenza sempre più ampia e variegata. Allo stato attuale il broker non offre solo ed esclusivamente degli strumenti legati al trading delle valute, ma anche dei contratti per differenza (CFD), dei metalli preziosi e delle commodities. Tutto ciò si realizza in un contesto assolutamente sicuro.
Questa affidabilità la deduciamo da due elementi. Il primo è dato dalla licenza conferitagli dalla Commissione australiana per la Finanza e gli Investimenti, la celebre ASIC, divenuta famosa proprio per essere uno dei regolatori più rigidi al mondo (ecco quindi che una licenza ASIC ha un peso senz’altro molto rilevante!).
Il secondo elemento che non ci fa dubitare dell’affidabilità di Pepperstone riguarda la segregazione dei conti: in sostanza i conti dei trader sono ben distinti e separati da quelli della società, per cui anche il vostro conto utente sarà protetto da tutta una serie di garanzie.
Aprire un conto Pepperstone
Come dicevamo, Pepperstone si rivolge a una fascia di pubblico piuttosto ampia. Non a caso al suo interno è possibile aprire due tipologie di conti: il conto Standard e il conto Razor. Il conto Standard prevede nessun accesso diretto al mercato, zero commissioni (sostituite all’occorrenza dagli spread, che rimangono comunque molto competitivi) e un deposito minimo che tiene piuttosto basso (150 euro). Il conto Razor invece ha commissioni basse ma fisse, zero spread, accesso diretto al mercato e un deposito minimo di 200 euro.
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