Figli a carico e Certificazione Unica: attenzione alla novità e agli errori da evitare

Certificazione Unica, cosa cambia per i figli a carico: attenzione alle novità comunicate dall’Agenzia delle Entrate.

La Certificazione Unica 2024, o CU 2024, porterà delle novità: i dati dei figli di età inferiori ai 21 anni che erano considerati a carico durante il 2023 e che hanno ricevuto l’Assegno Unico Universale dovranno essere inclusi. A spiegarlo è una direttiva dell’Agenzia delle Entrate in risposta alle richieste di chiarimenti riguardo la compilazione della sezione sui dati relativi al coniuge e familiari a carico.

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Cambiamenti nella Certificazione Unica per i figli a carico: cosa fare (rinews.it)

Familiare fiscalmente a carico, è da definizione, in base la reddito complessivo all’anno, quello che non supera i 2840,51 euro  e ciò vale per tutti i figli sotto i 24 anni d’età. È necessario compilare questa sezione specifica nella CU 2024 anche se in assenza di detrazioni d’imposta nel corso del 2023, a causa di presenza di agevolazioni per lavoratori genitori di figli a carico loro.

Certificazione Unica, novità per i figli a carico:  come comportarsi per non fare errori

Secondo l’articolo 12 del Tuir, tutti i figli sotto i 21 anni d’età devono essere considerati allo stesso modo di quelli che danno il diritto alla detrazione per familiare, dando così modo ai lavoratori di beneficiare di deduzioni fiscali e detrazioni sulle spese fatte per i figli. I figli devono essere tutti indicati nella CU e verranno tenuti in considerazione nella dichiarazione dei redditi precompilata.

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Novità per la CU 2023, attenzione a non fare errori (rinews.it)

Per di più, indicare tutti i figli a carico dei genitori è necessario per controllare le applicazioni di agevolazioni varie collegate ai carichi familiari usate dalle regioni per l’addizionale regionale. Questo status di figlio considerato fiscalmente a carico è inoltre richiesto pure per delle misure di welfare delle aziende, tipo i rimborsi spese per trasporti pubblici, che essi siano locali, regionali o anche interregionali.

Nel 2023 lo status di figlio considerato fiscalmente a carico dei genitori è stato il solo requisito per poter applicare la soglia di esenzione annuale di 3.000 euro per i benefit, ed anche per poter rimborsare le spese fatte per le utenze elettriche, di gas e di acqua della casa abitata, come prevede il Decreto Legislativo 48/2023.

Tali indicazioni sono state annunciate dall’agenzia delle Entrate con un buon periodo di anticipo rispetto alla chiusura dell’anno fiscale del 2023, dando l’opportunità in questo modo di poter raccogliere tutti i dati necessari, anche se in quest’anno fiscale non verranno applicati benefici fiscali per figli a carico se di età inferiore ai 21 anni.

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