Fino ad oggi i Social come Facebook e Instagram sono sempre stati gratuiti ma qualcosa sta cambiando e presto si pagheranno.
Mark Zuckerberg ha guadagnato miliardi grazie alle sua app e social, che sono diventati il mezzo di comunicazione più usato al mondo, sia per motivi personali che di business.
Fino ad oggi tutti hanno usato le piattaforme social gratuitamente ma presto in alcuni Paesi, compresa l’Italia, chi vorrà continuare ad accedere dovrà abbonarsi. Al momento si parla di cifre variabili tra i 9 e i 12 euro al mese, e sono previsti sovrapprezzi per ogni account aggiuntivo, compresi tra i 6 e i 9 euro.
Come mai dovremo pagare l’uso dei Social, ecco cos’è successo e cosa ci aspetta a breve
Facebook e Instagram diventano a pagamento e ciò a seguito dell’intervento della UE che ha deciso di tutelare la privacy degli utenti.
In sostanza, fino ad oggi sia Facebook che Instagram hanno permesso a Meta e dunque Zuckerberg di guadagnare milioni di dollari con gli introiti della pubblicità. Il che è assolutamente normale, dato che qualunque realtà usa (anche) gli sponsor per finanziarsi.
Il problema nasce dal fatto che i dati di milioni di utenti dei Social più usati, come Facebook e Instagram, sono stati usati per inviare agli utenti stessi pubblicità targettizzate, ovvero “su misura” in base ai loro interessi. Anche qui niente di illegale, visto che qualunque persona abbia un account sui suddetti Social ha accettato le “condizioni d’uso”, condizioni che comprendono anche la profilazione.
Ma la UE ha deciso che gli utenti devono poter decidere in libertà totale (quindi a seguito di piena comprensione) se offrire i loro dati per ricevere pubblicità oppure no.
Di conseguenza tra qualche mese agli utenti di Facebook e/o Instagram verrà offerta una scelta. Chi non desidera ricevere pubblicità mirata dovrà accendere un abbonamento mensile. In caso contrario, l’utente potrà continuare a usare il Social preferito, a patto che dia il consenso al trattamento dei dati.
Come detto, la nuova regola riguarda i Paesi dell’area Ue e anche la Svizzera, e di conseguenza anche l’Italia. Gli scenari che si prospettano sono di vario tipo: potrebbe esserci una “fuga” dai Social oppure le persone potrebbero non essere affatto interessate a bloccare la pubblicità, soprattutto dovendo pagare. Sicuramente alcuni preferiranno avere un account più “sicuro” e al riparo dagli annunci pubblicitari mirati, cosa questa che ad alcune persone fa anche piacere.