Pensione anticipata: non a tutti è chiara la differenza tra lavori gravosi e lavori usuranti e commettono un enorme errore

Non tutti sanno che lavoro gravoso e lavoro usurante non sono sinonimi. Ecco come distinguerli per ottenere la pensione anticipata.

Chi pensava che lavoro gravoso e usurante fossero la stessa cosa si sbagliava di grosso. Infatti, è vero che entrambi fanno parte dei lavori “faticosi” ma si tratta di due categorie distinte e separate che hanno come conseguenza due diverse misure pensionistiche anticipate.

Pensione anticipata lavoro usurante e gravoso
Pensione per lavoro gravoso e usurante (rinews.it)

In comune hanno solo una cosa: se non si raggiungono in pieno i requisiti per la pensione specifica, i lavoratori di entrambe le categorie possono ottenere quella di vecchiaia a 66 anni e 7 mesi, purché abbiano maturato almeno 30 anni di contributi. Ecco come riconoscerle.

Pensione anticipata: lavoro gravoso e usurante a confronto, ecco come si riconoscono

La normativa che si occupa del lavoro usurante è la legge 232/2016 (finanziaria 2017) che nella lettera d) del comma 179 indica 11 categorie elencate nell’allegato C:

Pensione lavoro usurante e gravoso: le differenze (rinews.it)
  1. operai dell’industria estrattiva, dell’edilizia, della manutenzione degli edifici;
  2. conduttori di gru o di macchinari mobili per la perforazione nelle costruzioni;
  3. conciatori di pelle e pellicce;
  4. conduttori di convogli ferroviari e personale viaggiante;
  5. conduttori di mezzi pesanti e camion;
  6. personale delle professioni sanitarie infermieristiche e ostetriche ospedaliere con lavoro organizzati in turni;
  7. addetti all’assistenza personale di persone in condizioni di non autosufficienza;
  8. insegnanti della scuola dell’infanzia ed educatori degli asili nido;
  9. facchini, addetti allo spostamento merci e assimilati;
  10. personale non qualificato addetto a servizi di pulizia;
  11. operatori ecologici e altri raccoglitori e separatori di rifiuti.

In seguito con la legge 205/2017 sono state aggiunte altre 4 categorie (marittimi, pescatori, operai agricoli e siderurgici) portando a 15 i cosiddetti lavoratori gravosi.

Questi lavoratori hanno diritto a una pensione anticipata usufruendo dell’APE Sociale, se maturano i requisiti entro il 31 dicembre: 12 mensilità con un importo pari alla rata mensile della pensione calcolata al momento dell’accesso alla misura. La rata non potrà essere superiore a 1.500 euro e non è soggetta a rivalutazione.

I requisiti per andare in pensione con questa misura sono: aver compiuto 63 anni di età, maturato 36 anni di contributi e svolto da almeno 6 anni negli ultimi sette (o sette anni negli ultimi dieci) attività gravose.

Inoltre, possono richiedere anche Quota 41 se lavoratori precoci, ovvero avere un anno di contributi effettivi entro il 19esimo anno di età.

Invece, i lavoratori usuranti sono previsti dall’articolo 1 del decreto legislativo numero 67 del 2011. Si tratta di quelle attività che richiedono particolari sforzi fisici e che si svolgono in determinati contesti o di notte.

Per esempio: lavori in galleria, cava o miniera, in cassoni ad aria compressa; mansioni che espongono i lavoratori ad alte temperature; lavorazione del vetro.

I lavori notturni sono indicati nella lettera b) dell’articolo 1 del dlgs 67/2011, ad esempio: lavoratori a turni che prestano attività nel periodo notturno per almeno sei ore e per un numero minimo 78 notti lavorate all’anno; conducenti di autoveicoli di capienza non inferiore a nove posti adibiti a trasporto pubblico collettivo.

Questi lavoratori possono accedere a Quota 97,6 (61 anni e 7 mesi e 35 anni di contributi se dipendenti), Quota 98, 6 (62 anni e 7 mesi e 35 anni contributi se autonomi) oppure con Quota 41 se anche lavoratori precoci.

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