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Credit Suisse e Deutsche Bank a rischio default? Ecco cosa c'è di vero

Credit Suisse e Deutsche Bank a rischio default? Ecco perchè gli investitori sono molto preoccupati

È trascorso ormai un decennio dalla crisi finanziaria del 2007-2008 quando Lehman Brothers, la quarta banca d’investimento più grande degli Stati Uniti, crollò dichiarando bancarotta. Quasi 14 anni dopo, Credit Suisse e Deutsche Bank, due delle più grandi banche del mondo, rischiano di intraprendere lo stesso percorso “catastrofico” rischiando seriamente l’insolvenza del credito.

Le valutazioni di Credit Suisse e Deutsche Bank sono ormai in picchiata da diverso tempo, ma adesso stanno raggiungendo picchi negativi mai visti. Un’eventuale defaulti di questi due istituti di credito potrebbero avere effetti molto negativi per l’intera economia globale

Ottobre potrebbe essere un mese da ricordare (in negativo) per l’economia mondiale a causa dell’aumento dei prezzi dell’energia e del gas che hanno raggiunto livelli record, mentre l’inflazione in molti paesi ha raggiunto vertici che non si registravano da 40 anni. Le catene di approvvigionamento si sono ormai disgregate mentre i mercati azionari hanno perso valore e le tensioni tra Occidente e Russia rimangono molto preoccupanti.

In questo contesto così grigio, due delle più grandi banche di investimento stanno annaspando a causa di valutazioni in difficoltà. I dati di mercato mostrano che Credit Suisse Group AG (NYSE: CS) e Deutsche Bank AG (NYSE: DB) vengono scambiate a valori estremamente bassi che non si vedevano dalla crisi finanziaria del 2008.

Alla fine di agosto, Deutsche Bank ha analizzato le questioni legate al Credit Suisse e gli analisti della banca hanno notato che c’era un divario di 4,1 miliardi di dollari che doveva essere colmato per evitare il collasso dell’istituto finanziario. Inoltre, i livelli di credit default Insurance (CDS) di Credit Suisse assomigliano agli stessi livelli di CDS che Lehman Brothers aveva appena prima del fallimento della banca. Un dato che di certo non lascia tranquilli gli investitori e che potrebbe ripercuotersi in negativo sui mercati.

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