Criptovalute

Criptovalute, l'Australia dichiara guerra agli evasori (foto: Pixabay)

Criptovalute, l’Australia dichiara guerra all’evasione: “Non provate a fare i furbi”

In Australia investire in Criptovalute non garantirà di certo la possibilità di nascondere il proprio denaro e di evitare di pagare le tasse. Infatti l’Australian Taxation Office ha rivelato di aver esteso una partnership con gli exchange di criptovalute australiani richiedendo loro di consegnare i propri dati di trading fino al 2022-23. Si tratta di una campagna particolare che l’ATO sta conducendo contro coloro che stanno coltivando il mito secondo cui i guadagni di criptovaluta sono esentasse o tassabili solo quando le partecipazioni vengono incassate in dollari australiani. Questa partnership è mirata proprio a colpire gli scambi in criptovalute per colpire i contribuenti.

Il vice commissario dell’ATO, Tim Loh, ha avvertito gli australiani che quando si tratta di investimenti in criptovalute non si tratta di “un gioco a nascondino” al fine di nascondere i propri dati al fine di riciclare denaro ed evadere il fisco. “È il modo – ha precisato Loh a news.com.au. – con cui vogliamo assicurarci che le persone rispettino i loro obblighi fiscali in relazione alla criptovaluta“.

L’ascesa delle quotazioni di Bitcoin

I prezzi delle criptovalute sono saliti alle stelle negli ultimi 12-18 mesi. A giugno dello scorso anno, bitcoin valeva $ 13.000, ad aprile di quest’anno il valore è salito vertiginosamente toccando quota $ 80.000. Nelle ultime settimane il suo valore si è ridimensionato ma c’è chi giura che preso sforerà il tetto dei 100 mila euro. Insomma nei prossimi anni gli investimenti in criptovalute saliranno in maniera esponenziale e il governo australiano vuole assicurarsi che le persone capiscano quali sono i loro obblighi fiscali e non cerchino di fare i furbi.

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