Il prezzo del Nichel, come ormai quasi tutti i prezzi dei metalli, sembra essere irrimediabilmente salito su livelli record raggiungendo vette mai viste al London Metal Exchange. L’impennata dei prezzi è legata ai timori sulle forniture russe anche in coincidenza con le incertezze sull’evoluzione della crisi Ucraina. Anche a causa dell’elevato aumento dei prezzi, nella seduta di oggi il London Metal Exchange ha sospeso le negoziazioni del suo mercato del metallo.
I mercati delle materie prime hanno subito una notevole scossa reagendo con una volatilità legata soprattutto alle sanzioni occidentali alla Russia che potrebbero estendersi anche al Petrolio causando delle turbolenze logistiche anche sui metalli della regione. Il nichel è una materia prima e un metallo che viene utilizzato nelle batterie in acciaio inossidabile. Nel corso della seduta di oggi è aumentato del 90% raggiungendo la cifra di 55000 dollari a tonnellata un valore che non si raggiungeva da 35 anni a questa parte.
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I timori legati alla volatilità
Il record precedente venne toccato nel 2007 quando il prezzo raggiunse cifra 51800 dollari. Se il nichel è salito alle stelle anche il Palladio ha raggiunto livelli record mentre l’oro ha sfondato ripetutamente i $2000 l’oncia. L’estrema volatilità dei metalli sta mettendo in crisi anche gli investitori che temono adesso gli effetti di una volatilità imprevedibile. Va anche tenuto in considerazione il fatto che l’industria automobilistica fa un grande utilizzo di nichel e la Russia è il più grande produttore. Grazie al boom dei veicoli elettrici l’offerta la domanda di nichel attesa era già abbastanza elevata. Il notevole costo potrebbe ovviamente generale una flessione se non addirittura la distruzione della domanda.
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