Petrolio, la decisione di Biden

Petrolio, la decisione di Biden

Petrolio, si prevede un nuovo rally dopo la decisione degli USA di bloccare le materie prime russe

La crisi del Petrolio è ormai un fatto conclamato. Nella giornata di oggi, martdì 8 marzo, Wall street attende la messa al bando del petrolio Russo in attesa dell’intervento di Joe Biden che chiarirà molte questioni ancora aperte. In apertura di seduta il Dow Jones segna + o,3 % mentre il Nasdaq sale dello 0,2%. Le prime indiscrezioni parlano delle intenzioni della Casa Bianca di dare corso all’embargo delle materie prime provenienti da Mosca in maniera assolutamente unilaterale e senza il placet dei partners europei.

Il bando riguarderebbe le importazioni di petrolio, gas e carbone. La conseguenza potrebbe essere un ulteriore rally da parte del greggio nei principali listini di riferimento. Al momento il WTI è scambiato a $125 mentre il brand si è attestato a quota 130 dollari. Gli Stati Uniti, anche per impedire a Mosca di vendere le riserve d’oro per aggirare le sanzioni, stanno approvando un disegno di legge che bloccherà le transazioni in oro con la banca Centrale russa.

Le sanzioni dell’Ue

Anche la Commissione Europea ha deciso di adottare un proprio pacchetto di sanzioni che sarà discusso dagli ambasciatori dell’Unione. La bozza prevederà anche il bando alle esportazioni dall’Unione alla Russia di attrezzature navali e software. Anche sulle criptovalute si attende un’ulteriore stretta normativa. In questo contesto ipotizzare che il petrolio possa sfondare il muro dei €150 e più che realistico.

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