Le obbligazioni sono strumenti di debito emessi da governi e società. Le tre componenti chiave di un’obbligazione sono:
- Il tasso di interesse.
- La scadenza.
- Il valore nominale.
Quest’ultimo è l’importo contrattuale che deve essere rimborsato alla scadenza. La maggior parte delle obbligazioni sono emesse in denominazioni di 1.000 euro, con 1.000 euro come valore nominale. Il valore nominale, o pari, è importante, poiché viene utilizzato per calcolare o esprimere altri valori o parametri di legame.
Indice dei Contenuti
Tassi di interesse obbligazionari
Il tasso di interesse annuale pagato da un’obbligazione è espresso in percentuale alla pari o a valore nominale all’emissione. Ad esempio, un’obbligazione dell’8% pagherà un interesse dell’8%, o di 80 euro, per ogni 1.000 euro di valore nominale. Questo tasso di interesse “ufficiale” o nominale è chiamato “tasso cedolare”. Tuttavia, una volta emessa l’obbligazione, il pagamento è impostato in euro, in questo caso 80 euro, e non cambia.
Pagamento della scadenza delle obbligazioni
Una obbligazione “matura” quando raggiunge il suo valore nominale completo. Alla scadenza, l’investitore in obbligazioni deve essere rimborsato per l’intero valore nominale, indipendentemente da quanto ha pagato per l’obbligazione. Più un’obbligazione si avvicina alla sua data di scadenza, più si avvicina anche al suo valore nominale completo.
Come sono valutate le obbligazioni
Una volta emesse, le obbligazioni possono essere negoziate sul mercato secondario per un valore superiore o inferiore al valore nominale, a un premio o a uno sconto. Le obbligazioni hanno un prezzo in percentuale del valore nominale. Un prezzo di 100 significa il 100% del valore nominale di 1.000, oppure di 1.000 euro. Un prezzo di 97,3 significa 973 euro per ogni 1.000 di valore nominale.
Diverse denominazioni obbligazionarie
Quando un investitore afferma di voler acquistare cinque obbligazioni, intende cinque obbligazioni a valore nominale di 1.000 o un valore di 5.000 di una particolare obbligazione. Se il prezzo dell’obbligazione è 97,3 euro, finirà per pagare 4.865 euro per 5.000 obbligazioni a valore nominale. Alla scadenza, riceverà 5.000 euro e realizzerà una plusvalenza di 135 euro sul suo investimento, oltre all’interesse annuale che avrà ricevuto.
Rendimenti obbligazionari vs tariffe coupon
La parte che crea confusione è il rendimento corrente rispetto al tasso cedolare. L’investitore raccoglierà 80 euro in interessi ogni anno, che su un valore nominale di 1.000 equivale all’8%, ossia il tasso cedolare “ufficiale”. Ma se pagasse 973 euro per 1.000, il suo rendimento annuo, o ritorno sul suo investimento, sarebbe 80 euro diviso per 973, il quale è l’8,2%.
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