Scegliere la piattaforma di trading giusta non è mai una scelta scontata e prima di essere sicuri di essere sul sito giusto bisogna fare una serie di valutazioni. Innanzitutto il primo aspetto da guardare, a detta di molti trader, riguarda la semplicità del software.
Un sito intuitivo, che non si blocca, semplice da usare sarà sicuramente un elemento da valutare. Poi c’è l’aspetto del conto demo che però deve essere preso in considerazione soltanto se chi sta compiendo la scelta è un trader inesperto, che ha bisogno di fare pratica con operazioni virtuali e fittizie prima di poter investire il proprio denaro.
Bisognerà poi vedere se la piattaforma in questione ha tutte le autorizzazioni del caso, in particolare le varie certificazione europee e l’autorizzazione Consob perché altrimenti si rischia di incappare in una truffa. Oltre a questi consigli, su http://www.mercati24.com/le-migliori-piattaforme-di-trading-online/ potete trovare altre informazioni e guide professionali per la scelta della piattaforma di trading.
Meglio accertarsi anche che il sito su cui si ha intenzione di fare trading abbia una sede legale in un paese europeo o, quanto meno, non in una di quelle nazioni considerate come un paradiso fiscale, come per esempio le Seychelles e simili. Se, in sostanza, la sede legale di una piattaforma è per esempio in una nazione europea ci sono buone possibilità che si tratti di un sito sicuro.
Poi bisogna passare a valutare tutta una serie di aspetti come gli strumenti messi a disposizione dell’investitore, le cosiddette tools, oppure l’assistenza. Si tratta in questo caso di un aspetto importantissimo perché per chi, per esempio, è abituato ad operare di notte se non c’è un call center o quanto meno un centro tecnico anche per e-mail in grado di fornire risposte in brevissimo tempo a qualsiasi ora del giorno o della notte vorrà dire che il trader sarà limitato negli orari di investimento.
E per chi non è un trader di professione, ovvero svolge questo tipo di attività nei ritagli di tempo o come hobby, potrebbe essere un bel problema. Poi ci sono da valutare anche tutta una serie di dati tecnici come le possibilità di fare leva, per poter quindi guadagnare grandi capitali anche se si possiede un piccolo capitale, l’investimento minimo, fondamentale assieme al conto demo per chi è alle prime armi, e in ultimo di ordine ma non di importanza la lingua.
Se si ha dimestichezza con l’inglese, nessun problema, perché praticamente tutte le piattaforme esistenti sono disponibili anche in inglese mentre per chi parla solo l’italiano bisognerà concentrarsi sui siti italiani o europei che dispongano di ottime traduzioni del software.
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