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Broker Forex: scegliere il migliore per fare trading

Muoversi nel forex, e cercare di fare soldi al suo interno, non è certo un’impresa facile. Il “Foreign exchange market”, forex per gli addetti ai lavori, è il più grande e liquido mercato al mondo, all’interno del quale avvengono scambi tra banche centrali, grandi speculatori, multinazionali e governi, per cifre che possono tranquillamente superare i 2000 miliardi di dollari ogni giorno.

I piccoli speculatori sono solo una percentuale minuscola all’interno del forex, eppure la loro presenza può farsi sentire. Essi però possono partecipare solo indirettamente agli scambi, affidandosi a banche o broker che li guidino nel trading.

Broker Forex: consigli per la scelta

Il broker fa da intermediario tra l’investitore e il mercato. Sono migliaia i professionisti che mettono sulla piazza le loro capacità e scegliere tra questi, districandosi tra grandi società di brokeraggio e aziende più piccole, non è certo una cosa semplice per chi è alle prime armi.

Senza dimenticare le banche, che permettono in ugual modo di investire nel forex, con commissioni però più alte rispetto a quelle dei broker. Le commissioni: sono proprio queste la discriminante fondamentale per scegliere il proprio agente.

Il guadagno che un broker riesce a ricavare dagli scambi di un cliente si chiama spread: la differenza, espressa in pips, tra il prezzo di acquisto e quello di vendita. Lo spread varia a seconda del professionista scelto e conoscere i margini di guadagno del proprio agente è sicuramente un fattore importante da tenere a mente, insieme alla consapevolezza dell’esistenza di varie tipologie di trading. A seconda del trading, varia lo spread necessario e quindi il broker. Ecco quindi che la scelta si restringe.

Le strategie di trading

Vediamo alcuni tipi di trading possibili nel forex e relative figure di agente. C’è per esempio il forex scalping, un sistema basato sull’apertura e la chiusura di posizioni veloci, per il quale i broker migliori sono gli “scalper”, capaci di muoversi rapidamente e di aprire anche centinaia di posizioni al giorno all’interno di un mercato che bisogna conoscere a menadito.

Lo scalping consente di operare anche con piccoli capitali, ottenendo nel breve periodo introiti anche abbastanza consistenti, ovviamente a parità di capitale investito. Per lo scalping servono broker con commissioni molto basse, pena la compromissione dell’operatività.

Stesso discorso per il “trading intra-day” più lento del precedente, ma comunque basato sull’apertura-chiusura di più posizioni giornaliere. In questo caso bisognerà cercare spread leggermente più alti, ma che comunque non dovranno superare una certa soglia. Le cose cambiano con il “trading medio termine”, che richiede capitali maggiori e posizioni da tenere aperte anche per mesi interi.

Per la scelta del broker forex è importante anche considerare la piattaforma di trading che egli utilizza. Le piattaforme non sono tutte uguali e alcune sono decisamente migliori di altre. Una buona piattaforma di trading deve essere semplice da utilizzare, intuitiva e dotata di tutti gli indicatori necessari per districarsi tra le varie operazioni e per tracciare linee di tendenza sui grafici in tempo reale.

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