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La truffa attraverso le piattaforme false di trading online ha già mietuto tantissime vittime negli Usa e sta prendendo piede in Italia
Il fenomeno delle truffe perpetrate dai falsi operatori di trading online sta ormai toccando picchi intollerabili. Molte persone lamentano di essere tempestate quotidianamente di chiamate da improbabili operatori finanziari che offrono l’aiuto di consulenti personalizzati per aiutarli a rastrellare guadagni sui mercati finanziari in pochissimo tempo. Chi ha la malsana idea di rimanere ad ascoltarli spesso rimane affascinato dalla proposta commerciale al punto di cadere nel tranello e versare i propri soldi su conti correnti che in realtà ingrassano i conti di truffatori seriali.
La trappola del falso trading online ha ridotto sul lastrico migliaia di persone negli USA e anche in Italia sembra aver iniziato a mietere diverse vittime. Spesso gli operatori, quasi sempre stranieri che masticano un italiano maccheronico, citano siti web dal look professionale, con grafici e cifre che rimandano all’immaginario della borsa. In realtà si tratta solo di specchietti per le allodole.
Va detto che la Consob si è già attivata per rimuovere questi siti truffa. Solo nel 2019 ne sono stati chiusi 34 oltre a tre pagine Facebook che facevano credere ai consumatori di versare i soldi in piani di investimento mai esistiti. Le sedi di queste aziende truffaldine sono quasi sempre in paradisi fiscali ma fisicamente le chiamate avvengono da paesi come Bulgaria e Cipro. In Italia, nel 2018, sono stati oltre 400 le persone che hanno presentato un esposto per aver versato soldi ad aziende di trading online mai esistite. Molti invece, quando capiscono di essere stati truffati, evitano di denunciare per non affrontare l’imbarazzo di essere caduti in una trappola ed essere stati raggirati come allocchi.
In realtà, soprattutto quando non si possiedono le giuste nozioni finanziarie, è sempre possibile cadere in questi raggiri. Può accadere al professionista o all’impiegato oppure al disoccupato che versa in condizioni economiche disperate, al quale vengono prospettati guadagni del 120%. In genere, gli operatori del trading on line truffa, chiedono per iniziare un piccolo investimento di 200-300 euro. In genere poi spronati dal “consulente personale”, il consumatore raddoppia l’investimento attratto da estratti conto che certificherebbero guadagni inesistenti.
Quando ci si accorge della truffa è troppo tardi
Negli Usa a cadere in questa trappola sono stati soprattutto i pensionati che hanno gettato via i risparmi di una vita perdendo cifre considerevoli, superiori anche ai 300 mila dollari. Il cliente si accorge della truffa solo quando vuole portare all’incasso i fantomatici guadagni. A quel punto si trova di fronte ad operatori che cercano di fargli cambiare idea prendendo tempo, per poi sparire quando il cliente si fa insistente nel portare all’incasso i ‘guadagni’ accumulati.
Per capire se siamo in presenza di una azienda di trading truffa, basta controllare la lista Consob delle società autorizzate. Chi non ha ricevuto il via libera dall’Autorità, agisce fuori dalle regole e probabilmente sta solo cercando di estorcere del denaro all’ignaro cliente.
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