Approfondiamo la normativa che stabilisce il legame tra Legge 104 e lavoro notturno. I lavoratori con handicap sono esonerati dalle mansioni notturne?
I titolari di Legge 104 possono approfittare di numerose agevolazioni sia sul lavoro che a livello assistenziale o fiscale.
Spesso si hanno difficoltà a comprendere nei dettagli tutti gli aspetti di una normativa. Le informazioni da conoscere sono talmente tante che certe indicazioni possono sfuggire o non essere del tutto chiare. Molti titolari di Legge 104, ad esempio, hanno un dubbio sul lavoro notturno. Si può essere esonerati dallo svolgimento di attività di notte?
Innanzitutto ricordiamo che per lavoro notturno si intendono le attività svolte per minimo sette ore consecutive tra la mezzanotte e le cinque del mattino. Il lavoratore notturno, invece, è colui che svolge attività notturne per almeno tre ore non in via eccezionale o comunque che svolge una parte dell’orario di lavoro di notte. Altra condizione per essere considerati lavoratori notturni aver svolto minimo ottanta notti di lavoro. Come si rapporta tutto questo con la Legge 104?
Il DL 66/2003, articolo 11 comma 2 stabilisce le categorie di lavoratori esonerati dal lavoro notturno. Tra queste ci sono i lavoratori con disabilità. Significa che non c’è un esonero specifico per i titolari di Legge 104 ma quello comune alla totalità dei lavoratori (vi rientrano i minorenni, le lavoratrici incinte, i lavoratori con patologie quali tumori, diabete, alterazioni della tiroide…).
Per poter non svolgere mansioni di notte, dunque, sarà necessario avere il giudizio di inidoneità al lavoro notturno da parte dell’ASL, del medico competente oppure dalle commissioni mediche. La visita si potrà svolgere presso strutture sanitarie pubbliche competenti e la valutazione del dipendente sarà a carico del datore di lavoro.
Secondo questa norma, ad essere esonerati dal lavoro notturno possono essere sia le persone con handicap grave riconosciuto sia i titolari di 104 che si occupano di un familiare con disabilità grave. Il caregiver, nello specifico, ha diritto all’astensione dal lavoro notturno e l’azienda dovrà adeguare l’orario di lavoro tenendo conto delle sue assenze di notte.
La Legge, poi, stabilisce che non possono chiedere l’esonero dalle mansioni notturne i dirigenti, il personale direttivo, i lavoratori che gestiscono autonomamente il tempo di lavoro nonché i soggetti viaggianti del trasporto stradale, aereo, marittimo e ferroviario e i lavoratori a bordo di navi della pesca marittima.
Chi soddisfa i requisiti può inviare domanda di esonero al datore di lavoro allegando la certificazione dello stato di handicap della persona con disabilità.
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