Mentre si cerca la via migliore per definire l’intesa Mps-Unicredit, il titolo della storica banca toscana continua a rivelarsi debole in borsa perdendo anche oggi l’1,75% a 1,13 euro. Va sicuramente meglio Unicredit che fa registrare un +0,97% a 10,01 euro. Il possibile takover della banca milanese su quella toscana continua a tenere banco e filtrano nuove indiscrezioni sulla possibile modalità di accordo con il Mef che detiene il 64% del MPS.
L’intesa tra le parti presenta ancora tre nodi sostanziali da sciogliere. In primis il perimetro oggetto di acquisizione, il destino immediato della sede centrale a Siena e l’eventuale neutralizzazione delle pendenze legali che gravano sulla banca toscana. Altro nodo particolarmente ostico è la gestione direzione generale di Siena.
La banca milanese è tutt’altro che intenzionata ad incorporare un quartier generale che duplicherebbe le funzioni direzionali. La via maestra per uscire da questo impasse potrebbe essere la creazione di una direzione regionale. La complessa fase di riorganizzazione prevederebbe gli esuberi di 5-7mila unità. Per questa ragione il Mef starebbe mettendo mano ad un fondo ad hoc per attutirne gli impatti e le eventuali ricadute.
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