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Apprezzamento e deprezzamento della valuta: che differenza c’è?

Prima di trovare la differenza tra apprezzamento e deprezzamento di una valuta, bisogna enunciarne le similitudini. Entrambe misurano il valore di una o più valute rispetto ad una o più altre.

Quando il valore aumenta si chiama apprezzamento, mentre quando diminuisce si parla di deprezzamento. Ad esempio, l’apprezzamento nel valore di un oggetto equivale ad un dipinto ad olio di Rembrandt, il cui valore aumenta ogni anno che passa. Invece, il deprezzamento si può paragonare a quello di un’auto, che perde di valore ogni anno che passa dopo l’acquisto.

Parlando strettamente di valuta di una nazione, l’apprezzamento si verifica quando la stessa aumenta di valore, mentre il deprezzamento quando il valore scende. Naturalmente, la valutazione della valuta deve essere confrontata con la valuta di un’altra nazione, tipo il dollaro USA con l’euro dell’Unione Europea.

Per capire meglio, il valore di un Rembrandt non viene impostato in base al valore di un Monet. Il loro valore è intrinseco e aumenta o diminuisce in base all’importanza che un Rembrandt o un Monet ha nella società. Tutto ciò è diverso dalla valutazione di una valuta.

Le valute presenti nel mondo si basano su un sistema di tassi di cambio fluttuanti, ossia le valute sviluppano valore o hanno valore apposto su di essi, rispetto sempre ad altre valute.

Per capirne meglio il concetto, immaginano che il Giappone abbia un’inflazione ripida e che la sua economia e valuta siano deboli, indicando che il potere d’acquisto è inferiore a quello che sarebbe senza inflazione. Per le transazioni di importazione/esportazione e le transazioni di trading di valuta, gli acquirenti e i venditori devono conoscere il valore di ogni valuta per completare in modo equo le transazioni tra nazioni con valute diverse.

Se la valuta dell’Unione Europea è forte, così come il Prodotto Interno Lordo (PIL), e avesse lo stesso potere d’acquisto di quella Giapponese, potrebbero accettare la parità nella valutazione ed effettuare transazioni dirette. Ma quando una valuta è più debole (o più forte, a seconda del lato della transazione che si sta osservando), allora quella più debole deve essere rivalutata per ottenere un valore di trading accurato. In questo ipotetico esempio, la valuta giapponese sarebbe svalutata o deprezzata rispetto alla valuta dell’Unione Europea al fine di facilitare le transazioni di acquisto e vendita.

L’apprezzamento funziona allo stesso modo ma nella direzione opposta. Se una valuta di basso valore ha un aumento del flusso di capitali in entrata o un aumento del PIL, allora la valuta di quel paese diventerà più forte, con un potere d’acquisto aumentato. In questo caso, verrà rivalutata al rialzo o apprezzata rispetto alle valute dei paesi partner commerciali per facilitare transazioni eque di acquisto e vendita.

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