Secondo uno degli esperti più autorevoli di criptovalute, Garrick Hileman, dietro il Bitcoin non si nasconde soltanto una moneta, ma un vero e proprio bene sul quale varrebbe la pena investire. Hileman è un nome autorevole nel Centro di Finanza Alternativa all’Università di Cambridge, ed è anche persona specializzata in monete digitali, per cui se lui stesso invita a riflettere sulle potenzialità del Bitcoin è perché evidentemente vale la pena farlo!
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Il valore del Bitcoin
“Di criptovalute – ha infatti detto Hleman – ne sono state inventate più di un migliaio. Adesso però sono soltanto sette quelle che possono dire di avere un valore superiore al miliardo di dollari, e la regina di queste sette è proprio il Bitcoin”.
Non dimentichiamo che il Bitcoin, nato quasi in sordina e con una comunità internazionale disposta a concedergli davvero poco credito, è divenuto in pochissimo tempo una moneta fortissima, autorevole, capace di sovvertire “l’ordine delle cose”: ad oggi la sua capitalizzazione di mercato ammonta a 55 miliardi di dollari, con ben 16.5 milioni di pezzi scambiati sul mercato globale.
Inoltre la nascita di Bitcoin Cash, che ne è in pratica il “figlio legittimo”, non ha fatto altro che far accrescere di autorevolezza la criptovaluta ed innescare ulteriori opportunità di investimento.
Bitcoin e Oro, un paragone che ha senso
Ancora dubbiosi sul reale valore di questa moneta? Date allora un’occhiata al grafo pubblicato dal fondatore della startup Euklid, che mostra in modo eloquente come il Bitcoin sia diventato un bene vero e proprio di rifugio paragonabile all’oro. Anzi, persino migliore dell’oro!
Dal grafo di copertina si evince infatti che il prezzo della criptovaluta è schizzato in alto rispetto al prezzo dell’oncia, tanto è vero che se un’oncia vale oggi 1.500 euro, un Bitcoin vale più del doppio (siamo sui 4.700 euro circa, anche se il valore, quando leggerete questo articolo, potrebbe comunque essere cambiato).
Qualcuno a questo punto replicherà che non ha senso paragonare una moneta digitale con l’oro. E invece questo paragone un senso ce l’ha per almeno due motivi. Il primo è che tutti e due i beni sono beni finiti (di Bitcoin ce ne sono 21 milioni di pezzi e di riserve d’oro ce ne sono in quantità limitate nella Terra). Il secondo motivo è che tutti e due i beni sono inquadrabili come “beni di rifugio”, vale a dire beni che vengono comprati quando l’economia, lo scenario internazionale o la situazione politica non preannunciano nulla di buono.
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